L’ULTIMA ARRAMPICATA

Esce di scena la famigerata delibera 288/2009. Ma anche per la revoca di questo insulso provvedimento sindaco e Giunta si sono prodotti in giravolte e acrobazie che non fanno onore alla nostra tradizione amministrativa.

Eccola qua, sfornata proprio come avevamo anticipato la scorsa settimana da queste virtuali colonne (cfr. https://www.verbaniasettanta.it/?p=3515): la Delibera di Giunta 148/2011, che  a questo indirizzo http://www.comune.verbania.it/Amministrazione/Atti/Delibere-di-Giunta si può legge integralmente, revoca finalmente la vituperata Delibera 288/2009. Si tratta di un buon risultato, che la Minoranza ha ottenuto grazie anche allo sdegno diffuso e crescente di moltissimi cittadini, che il privilegio della sosta gratuita per gli amministratori non riuscivano a digerire.

Ma l’uscita di scena d questo assurdo atto di prepotenza politica poteva essere migliore. Magari riconoscendo senza infingimenti il grave errore di leggerezza compiuto quasi due anni fa. E invece no. La revoca viene infatti così motivata in considerazione del fatto che “gli Amministratori in carica non si avvalgono e non intendono avvalersi della facoltà di sosta del veicolo personale in esenzione del pagamento, tanto che il Sindaco ed alcuni Assessori hanno acquistato privatamente permessi di sosta a pagamento sia per l’anno 2010 che per il corrente anno 2011 per Piazza Garibaldi, rendendo così superflua la deroga prevista con la citata deliberazione n. 288/2009”.

Ma allora, se sindaco e assessori non si avvalgono e non intendono avvalersi del privilegio che si sono tranquillamente (e incautamente) regalati con una Delibera di Giunta, perché mai hanno approvato quel provvedimento e l’hanno tenuto in vita pervicacemente per due anni? E che giustificazione è mai quella dell’acquisto dell’abbonamento di sosta per piazza Garibaldi, quando la Delibera della gratuità riguardava tutta la città? Eppure non si sentiva il bisogno dell’ennesima, improbabile arrampicata sui vetri. E non sarà l’ultima.

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