IL “TEATRO DI CARTA” E’ GIA’ COSTATO 1.100.000 €

Arroyo 1, Arroyo 2, “progetto culturale”, ex Camera del Lavoro: i soldi per produrre le “carte” dei due teatri cittadini hanno doppiato il milione di euro e non è ancora finita. Poi bisognerà magari costruirlo e poi magari gestirlo….

In attesa di sapere cosa deciderà la Regione sulla richiesta di finanziamento del Pisu, l’Autorità di Vigilanza sulle illegittimità amministrative della progettazione e la Corte dei Conti sull’utilizzo di imponenti risorse per progettare due volte un’opera pubblica, possiamo ingannare il tempo di questa tardiva canicola agostana iniziando a mettere in fila un po’ di conti.

L’interrogativo è semplice: al netto delle nuove spese che s‘annunciano (il piano di caratterizzazione della zona arena, gli indennizzi al gestore uscente…) cos’è sinora costato il teatro di carta, cioè l’imponente lavoro di progettazione che ha generato i cosiddetti Arroyo 1 (teatro in piazza F.lli Bandiera) e Arroyo 2 (teatro/centro eventi all’arena)? Ecco allora i numeri. Tra la fine del 2007 e la primavera del 2009 la Giunta di Centrosinistra ha portato al livello della progettazione definitiva il teatro in piazza F.lli Bandiera; al Gruppo Stones e all’arch. Arroyo sono stati pagati 616.152 €. Questi soldi sono stati liquidati grazie a un contributo regionale di 700.000 € che nel dicembre 2007 il Presidente della Regione, quello della Provincia e il sindaco di Verbania (nell’ordine: Bresso, Ravaioli, Zanotti) avevano con un Accordo di Programma vincolato alla progettazione del recupero dell’ex Camera del Lavoro “attraverso la realizzazione del nuovo teatro cittadino”, finanziando cioè  “la progettazione e gli approfondimenti relativi all’intervento di riqualificazione dell’area ex Macello di piazza F.lli Bandiera e del recupero dell’immobile già sede della Camera del Lavoro”. Nonostante l’abbandono del progetto in piazza F.lli Bandiera e il contestuale recupero della sempre più fatiscente ex Camera del Lavoro, la Regione (gestione Cota) nel 2010 ha deciso di erogare ugualmente il finanziamento; a nostro giudizio sbagliando, come stiamo cercando di spiegare nelle sedi opportune.

Destinato a carta straccia il progetto Arroyo 1, la Maggioranza Destra/Lega Nord s’è imbarcata nell’Arroyo 2 all’arena, con il contratto approvato con Delibera di Giunta 1/2010. Ad oggi, ai miracolati del Gruppo Stones, a Salvador Perez Arroyo e ad alcuni consulenti sono già stati pagati altri 459.227 €. E non sono certamente tutti, anzi: se si considera che gli ultimi pagamenti riferiti al Progetto Definitivo risalgono al mese di febbraio e si riferiscono solo al “1° acconto”, possiamo prudenzialmente stimare in almeno altri 150.000/180.000 € i denari che il Comune dovrà nei prossimi mesi sborsare a saldo della progettazione dell’Arroyo 2.

Consideriamo poi che, sempre in forza della Delibera di Giunta 1/2010, la Giunta Zacchera ha pagato altri 56.398 € per la progettazione esecutiva dell’ dell’ex Camera del Lavoro. Il trionfo della schizofrenia politica, perché – nel momento in cui si azzera il progetto di teatro in piazza F.lli Bandiera – si realizza la progettazione esecutiva (pronta cioè per l’appalto!) dell’ex Camera del Lavoro, il cui recupero aveva senso solo all’interno del più ampio progetto di nuovo teatro. Un po’ come piazzare sui binari un vagone e dimenticarsi la locomotiva!

Avete fatto la somma? Dalle casse del Comune sono già materialmente usciti euro per più di 1,1 milioni. Altre centinaia di migliaia usciranno nei prossimi mesi come saldo del secondo progetto definitivo e per eseguire il “piano di caratterizzazione”. In attesa delle magnifiche sorti e progressive del centro eventi multimediale, cominciamo a tenere a mente queste cifre: sono denari definitivamente volati via. E domani la Regione potrebbe chiedere anche la restituzione dei 700.000 €, promessi per progettare un’opera (il teatro in Sassonia) che non si farà e – nonostante ciò –  incautamente liquidati.

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