GRAZIE AL CENTROSINISTRA ARRIVA IL CONSIGLIO TRIBUTARIO

C’è voluto più di un anno, ma alla fine abbiamo strappato la creazione del nuovo organismo per la lotta all’evasione fiscale ad una Giunta che non ci ha mai creduto. Ma farlo funzionare non sarà affatto semplice.

E’ stata una guerra durata un anno, condotta con determinazione dai Gruppi di Minoranza a suon di interrogazioni, interpellanze, Ordini del Giorno e interventi pubblici, ma alla fine Destra e Lega Nord hanno dovuto cedere: anche il Comune di Verbania avrà il Consiglio Tributario. La sua istituzione è stata deliberata dal Consiglio Comunale nella serata del 24 novembre, dando così attuazione all’Ordine del Giorno (leggilo qui: Odg Consiglio tributario-costituzione) presentato dai consiglieri comunali Zanotti e De Ambrogi lo scorso 28 ottobre; se non fosse stato costituito entro il 31 dicembre, il Comune avrebbe perso il 100% dei ricavi derivanti dagli accertamenti fiscali promossi dal Consiglio tributario.

E’ stata davvero una lotta durissima, combattuto innanzitutto contro il sindaco e l’assessore alle Finanze, che per molti mesi hanno fatto di tutto per evitarne la costituzione: risposte elusive in Consiglio Comunale, giustificazioni lunari come quella della mancanza dei riferimenti normativi per procedere alla costituzione dell’organismo, reiterate dichiarazioni di inutilità. Eppure l’attenzione e l’interesse dell’opinione pubblica sono andati crescendo costantemente, se è vero che gli articoli sul Consiglio Tributario pubblicati sul sito www.verbaniasettanta.it sono ad oggi quelli più ricercati e letti in assoluto, arrivando a superare un articolo cult come quello dedicato al mitico “compagno deluso”.

Ma la partita purtroppo non è chiusa. Anzi. La composizione del Consiglio Tributario rischia di rendere l’organismo inerte: ne fanno parte sei membri, di cui due funzionari comunali e gli altri in rappresentanza di enti statali (Agenzia delle Entrate, Inps, Guardia di Finanza, Agenzia del Territorio), ciascuno dei quali con specifici compiti in materia fiscale. Chi darà le linee di lavoro? Chi stimolerà gli enti esterni a far convergere gli sforzi di tutti nel lavoro interno del Consiglio Tributario? Chi autorevolmente ed efficacemente valuterà la qualità, l’utilità, l’appropriatezza, l’efficienza, l’efficacia del lavoro del Consiglio? Abbiamo molti timori che il costante disinteresse della Giunta alla materia e la composizione imposta dalla maggioranza possano vanificare in parte o interamente l’utilità del nuovo organismo.

Per questo motivo stiamo studiando qualche antidoto al rischio-inerzia. E abbiamo già qualche buona idea. Ne riparleremo.

Questa voce è stata pubblicata in Politica cittadina. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento