SPIAGGIA DELLA BEATA GIOVANNINA: COLPISCE ANCORA IL “CAMBIAVERBANIA”!

La bella spiaggia a gradoni data in concessione a un privato e sottratta per tre anni e mezzo alla libera fruizione di cittadini e turisti. Anche in questo caso, diciamo grazie alla defunta Giunta destro-leghista. Ma la gara è viziata da irregolarità e dovrebbe essere revocata.

Sui media locali sta montando la protesta – legittima e sacrosanta – per la chiusura della spiaggia libera della Beata Giovannina a Suna, riqualificata interamente pochi anni  fa (dalla Giunta di Centrosinistra) con fondi regionali per 350.000 € e riconsegnata alla fruizione pubblica e libera di cittadini e turisti (leggi qui).

Cosa è successo? Tra maggio e giugno con le Determinazioni Dirigenziali n. 645 e n. 854 è la spiaggia a gradoni e il pontile d’attracco sono  stati messi a gara e assegnati fino al dicembre 2016 in via esclusiva a un privato per fare attività di noleggio di imbarcazioni e diportismo; in cambio il Comune otterrà 5.500 € di affitto e nessuno di noi cittadini potrà più accedervi. Chi dobbiamo ringraziare per questo bel regalo d’inizio estate? Il Commissario in carica da fine aprile, visto che il bando di gara è del successivo 16 maggio? No. Il nostro ringraziamento deve andare al dimissionato sindaco Zacchera e al suo assessore al Patrimonio, che nell’ultimo anno più volte hanno dato disposizioni all’Ufficio Patrimonio di mettere in mano a privati la spiaggia. Piuttosto, sorprende molto che l’Ufficio Patrimonio abbia deciso di dare attuazione a queste “disposizioni” dopo le dimissioni e l’uscita di scena di sindaco, Giunta e assessori. Come abbiamo già avuto occasione di scrivere, su queste materie non deve decidere la burocrazia, ma la democrazia.

Tra l’altro, la gara è viziata da irregolarità. Infatti, il Piano Disciplinare del Demanio Idrico approvato nell’ottobre del 2011 dal Consiglio Comunale individua la spiaggia in questione come “aree di balneazione pubblica” (codice C), limitando al solo manufatto del pontile di attracco il codice L che identifica le aree per il noleggio di imbarcazioni da diporto. Quindi, non essendo mai stato variato il Piano, tutta la spiaggia a gradoni è area di balneazione pubblica e soltanto il manufatto del pontile avrebbe potuto essere concesso in uso esclusivo per l’attività di noleggio di imbarcazioni. Quella gara non doveva essere fatta.

Attendiamo quindi che nel più breve tempo possibile il Commissario revochi l’assegnazione al privato e restituisca ai cittadini e ai turisti quello che a loro spetta e che mai avrebbe dovuto essere sottratto.

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