VOI PARLATE, IO DECIDO

Qualche giorno fa un’imbarazzante “uscita” di sindaco e assessore di fronte al Comitato di Quartiere di Verbania Nord, che chiedeva le ragioni dell’annunciato parcheggio da realizzare nel parco-giochi davanti alla scuola.

L’incomprensibile scelta della Giunta PdL/Lega Nord di amputare un pezzo del parco pubblico antistante le scuole elementari di Trobaso per creare una trentina di posti-auto è già stata oggetto di puntuali rilievi su queste pagine virtuali. Qualche giorno la la questione è stata trattata nel corso di una riunione del Comitato di Quartiere di Verbania Nord, durante la quale sindaco e assessore al Lavori Pubblici sono stati subissati da un coro di legittime e motivate proteste.

In apertura di riunione è persino andato in scena un imbarazzante siparietto che ha visto Zacchera prendersela con gruppo molto mortificato di bambini e con le insegnanti della scuola, “colpevoli” di avere criticato la scelta di realizzare parcheggi in un’area verde pubblica destinata anche a parco-giochi.

Sul disdicevole episodio vi proponiamo Ascolto, questo sconosciuto, una bella riflessione della consigliere comunale Marcella Zorzit, presente alla riunione del Quartiere. Qui di seguito potete leggere il testo del comunicato-stampa diffuso dai Gruppi Consiliari del Centrosinistra

 

COMUNICATO-STAMPA

 Il parco giochi di via Scivini a Trobaso verrà rimpicciolito per fare posto a una trentina di posti auto che gli faranno da cornice, compromettendone l’integrità e la caratterizzazione naturalistica. Un torto per tutti quei volontari che negli anni ‘80 hanno contribuito alla sua realizzazione, ma anche per  gli alunni della scuola che dal 1997 fino all’ultimo progetto del CCR si sono interessati di questa realtà e del suo arredo.

 Con ciò, il paese si può scordare quell’auspicato parcheggio inteso come un servizio importante in una visione prospettica  e di utilità collettiva che poteva iniziare un cammino  di rivalutazione e ripopolamento del morente centro storico.

 Il non percorso seguito dall’amministrazione, a partire da una promessa del Sindaco del 2009 e rimasta tale per tre anni, ha suscitato incalzanti proteste in seguito alle quali è stata formulata una soluzione di accomodamento per recuperare il consenso perduto.

 La soluzione più sbrigativa, più economica e più irragionevole: quella di intervenire su un’area verde ricreativa che costituisce un unicum con scuola elementare e materna e che è un forte  punto di riferimento  per  la frequentazione. 

 Una soluzione inespugnabile perché già approvata in Commissione Lavori Pubblici prima ancora di essere proposta  e  presentata come unica alternativa, sottilmente ricattatoria, al niente.

Atteggiamento questo che ha condizionato il parere dei consiglieri di quartiere che, smentendo  quanto in un primo tempo avevano chiesto al Sindaco in difesa del parco, nella logica del “meglio che niente”, si sono espressi a maggioranza a favore dell’intervento tampone.

 

Verbania, 25 maggio 2012

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