DIECIVIRGOLATRENTAQUATTRO

La ricorrenza dell’eccidio, che le istituzioni cittadine hanno sempre considerato come momento fondante e costitutivo della nostra comunità, è stata quest’anno semplicemente cancellata dal Comune: niente manifesti, niente inviti, nessuna comunicazione. Ma Fondotoce resta sempre “il punto più alto della città”.

Tenete a mente il numero che dà il titolo a questo testo, perché segna un nuovo, ulteriore scalino dell’impoverimento civile e ideale che la Giunta PdL/Lega Nord mese dopo mese, anno dopo anno sta infliggendo alla nostra città. Diecivirgolatrentaquattro è un orario: quello, per intenderci, in cui il sindaco di Verbania ha diffuso – nella giornata di venerdì 17 – la prima e unica comunicazione ufficiale e istituzionale dedicata alla ricorrenza dell’eccidio del 42 martiri di Fondotoce, che verrà celebrata domani, domenica 19, ai piedi dell’alta croce eretta a memoria dei giovani patrioti fucilati il 20 giugno del 1944.

La ricorrenza dell’eccidio, che le istituzioni cittadine hanno sempre considerato come momento fondante e costitutivo della nostra comunità, è stata quest’anno semplicemente cancellata. Nessun manifesto con il programma della giornata; nessun manifesto con un pensiero a firma del sindaco; nessun invito alle autorità e ai rappresentanti delle istituzioni; nessun cenno alla tradizionale fiaccolata della serata del sabato; nessun richiamo nella home page del sito del Comune; nessun invito ai Comuni di residenza dei giovani partigiani morti sulla sponda del canale. Niente.

Lo sconcerto, l’incredulità, indignazione sono andati crescendo in questi giorni, sino a tracimare pubblicamente nella protesta di cittadini, associazioni e istituzioni che cercavano dove potevano le informazioni essenziali della giornata. E così alle 10,34 di venerdì mattina, a 48 ore dalla cerimonia, incalzato dalle telefonate di chi chiedeva senza avere nessuna risposta, il sindaco s’è svegliato e in fretta e furia ha fatto diramare un appello alla partecipazione: sei-righe-sei, tirate là con sciatteria, nel tentativo di mettere una pezza. Che – come sempre – s’è rivelata peggiore del buco.

Ma è proprio il tentativo di occultarne il ricordo che rende luminoso e indimenticabile il sacrificio di Cleonice Tomassetti e dei suoi giovani compagni e rende Fondotoce il “punto più alto della nostra città”.

Sul significato e sul valore della ricorrenza del 20  giugno sono raccolti alcuni testi a questo indirizzo: https://www.verbaniasettanta.it/?page_id=901

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