UNA SCARPA E UNA CIABATTA di Angelo ROLLA

Ecco in cosa consiste lo scempio che la Giunta Zacchera si accingere a realizzare con il secondo lotto di San Vittore: distrutto il disegno progettuale del concorso d’idee nazionale, spazzati via il “Giardino delle Vedute” e la “Roggia Nuova”. Guardate la bellissima “foto-rendering” qui sotto e pensate che di tutto ciò non vedremo niente!

E’ stata affidata a una ditta di Somma Lombardo la realizzazione delle opere del 2’ lotto per la riqualificazione di Piazza San Vittore e via limitrofe del centro storico di Intra. Ciò che vedremo, 10 mesi dopo l’avvio dei lavori, sarà un’opera completamente diversa da quella prevista dal concorso di idee del 2006 e perciò non in sintonia con quanto già realizzato con il 1’ lotto in via San Vittore bassa e nella piazza. Ci sono infatti tre decisivi elementi che la differenziano e che stravolgono i tre temi che caratterizzavano il progetto vincitore: 1) le Trame e i Giunti; 2) il Giardino delle vedute; 3) la Roggia Nuova.

La relazione al progetto del 2006 con le Trame e i Giunti individuava “le forme di completamento dei percorsi urbani del centro storico con l’utilizzo dei materiali per la ripavimentazione secondo criteri di continuità e sobrietà”. Una soluzione logica e necessaria per legare le realizzazioni già esistenti con le nuove. In sostanza il centro storico avrebbe dovuto mostrare nella pavimentazione un coerenza sia nei materiali che nelle forme, il porfido sarebbe stato sostituito con cubetti di granito locale e sarebbero stati mantenuti i disegni della nuova posa. Bene, nel secondo lotto questo non succederà perché la tipologia della pavimentazione  del 1’ lotto sarà abbandonata per utilizzarne una differente per via san Vittore alta e vie adiacenti (vicolo Gottardi e via de Lorenzi). Verrà realizzata infatti una guidovia centrale larga 90 cm con lastre di granito, probabilmente per una migliore pedonalibilità, ma ora avremo una stessa via con due tipologie differenti!

Nei tanti interventi di pavimentazione che abbiamo realizzato negli ultimi anni nei centri storici (Pallanza, Suna, Unchio, Biganzolo, Antoliva, Zoverallo, Fondotoce e Trobaso) sono state posate le guidovie centrali solo quando è stato utilizzato il ciottolo di fiume, perché effettivamente perennemente scomodo per la camminata, ma quando sono stati posati i cubetti, ad esempio sul lungolago di Pallanza, non è stato aggiunto altro. Infatti se dapprima il cubetto di presenta scabroso e scomodo per la camminata successivamente questa caratteristica negativa si perde, come si può verificare appunto per il lungolago di Pallanza. La guidovia  centrale che si intende ora realizzare diventa quindi in breve tempo inutile.

Addio quindi sia alla continuità che alla sobrietà.

Anche il secondo tema (il Giardino delle Vedute) non viene seguito. Infatti la piantumazione prevista nel concorso di idee prescindeva dalle attuali magnolie, che costituiscono una barriera visiva verso la basilica, la quale, piaccia o no, è l’unico elemento di valore architettonico e storico della piazza. Nel progetto attuale la quinta di piante verso la basilica viene invece , guarda caso, riproposto.

Il terzo tema è anche quello più dibattuto: la Roggia Nuova. Il concorso di idee prevedeva “un percorso d’acqua che, analogamente ai tracciati delle rogge storiche, collega la città con il lungolago”. Ora, già nel secondo lotto, questo percorso si interrompe. La Roggia Nuova era un segno che voleva recuperare una memoria, valorizzando i luoghi del nostro centro storico. La fontana a est della basilica, alimentata dal percorso d’acqua di via dei Ceretti, ricostruiva oltretutto quei confini che l’abbattimento della vecchia canonica aveva cancellato. (vedi qui sotto rappresentazione progettuale del concorso di idee con vista dalla ex-Pretura)

Fontana piazza San Vitttore-concorso d'idee

La ferita creata dallo slargo nella prima parte di via san Vittore alta sarebbe stata in tal modo sanata. Il progetto attuale prevede una nuova fontana, addossata ad un muro, completamente avulsa dal disegno complessivo, non più un percorso d’acqua ma un arredo, con la conseguenza di far perdere significato al percorso d’acqua di via dei Ceretti, destinato a rappresentare solo una memoria di quanto non si è voluto riconoscere.

Il concorso di idee avrebbe voluto dare una coerenza e una sobrietà a tutto il centro storico di Intra pedonalizzato e da pedonalizzare. L’attuale Amministrazione non l’ha capito e quindi non l’ha seguito: brutti presagi per i successivi lotti! Questo è un ulteriore colpo al disegno di una città che le precedenti amministrazioni avevano progettato e che l’attuale amministrazione vuole stravolgere. Un compito che la giunta Zacchera sta eseguendo nel migliore dei modi – vi risparmiano l’ennesimo elenco – e che in questo caso viene realizzato nella peggiore maniera: al limite è forse preferibile un progetto cassato per il quale c’è il rimpianto piuttosto che una scelta che lascia un brutto segno di incoerenza a futura memoria.

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