AMMINISTRATORI E COMPENSI. COSE CHE VANNO E COSE CHE NON VANNO

La pubblicizzazione dell’elenco degli amministratori di società pubbliche locali e dei relativi compensi aiuta a capire meglio e a giudicare con cognizione di causa intorno ai  “costi della politica”. Anche a casa nostra.

Raccogliendo con sollecitudine una mia segnalazione in questo senso, la Segreteria Generale del Comune di Verbania ha aggiornato qualche settimana fa l’elenco degli amministratori (e relativi compensi) delle Società, degli Enti e dei Consorzi di cui il Comune stesso è socio. La pubblica consultazione dell’elenco, resa obbligatoria dal Governo Prodi nel 2007, è possibile a questo link. Apritelo, leggetelo e poi continuate questo articolo:

http://www.comune.verbania.it/Amministrazione/Gestione-Societa-Partecipate/Societa-di-Capitali-e-Consorzi-amministrativi-partecipati-dal-Comune

L’analisi del documento reclama alcune puntuali considerazioni. Ma innanzitutto due rilevi di carattere generale. Il primo: chi svolge una funzione delicata e di oggettiva responsabilità come quella di Amministratore, merita un compenso; il secondo: chi amministra per conto della parte pubblica sa non solo di svolgere un’attività spesso impegnativa, ma anche di rendere un servizio alla comunità alla quale appartiene. Dunque, i compensi devono essere sempre morigerati e sempre commisurati all’effettivo impegno richiesto dall’ente/società che si amministra. Ultima informazione: dal 2007 (sempre grazie a Prodi) la legge stabilisce che il compenso dell’amministratore di nomina pubblica non può superare l’80% del compenso previsto per il sindaco del Comune-socio più popoloso. Nel nostro caso (ad eccezione però di Acqua Novara Vco, che ha Novara come primo Comune-socio), il compenso annuo di legge del sindaco di Verbania, che è di € 46.000 circa.

L’elenco presenta una casistica piuttosto varia: vi sono società di capitali solo “patrimoniali” (cioè non svolgono nessuna attività e non hanno dipendenti, ma esistono solo per detenere il possesso di immobili e impianti), come SpV srl o Basso Toce Impianti srl; vi è una srl in liquidazione (la Lido Suna srl; vi sono società di capitali “operative” (ConSer Vco spa; Vco Trasporti srl; Acque Nord srl) o “semioperative” (Acque Novara Vco spa; Distretto Turistico dei Laghi srl); vi sono Consorzi pubblici di Comuni (Consorzio Servizi Sociali del Verbano; Consorzio Obbligatorio Unico di Bacino del Vco, che si occupa di rifiuti ed è in fase di dismissione) e un Consorzio “misto” pubblico-privato (Consorzio Vco Formazione).

Diciamo subito che alcune situazioni sono congrue e del tutto adeguate: i compensi nulli o molto limitati per gli amministratori unici di società virtuali come le “patrimoniali” e i compensi equilibrati per amministratori di società operative “di mantenimento” (cioè da anni “congelate” e senza espansione di commesse e di fatturato, perché in attesa delle gare) come ConSer Vco e Vco Trasporti. Altre situazioni sono invece totalmente squilibrate e ingiuste, come ad esempio quelle dei Consorzi pubblici di Comuni. La manovra “Tremonti” dello scorso anno ha azzerato i compensi (peraltro assai contenuti: 12.000 € all’anno per il presidente) a questi amministratori, anche quando sono alla guida di realtà molto delicate, impegnative e importanti. Caso esemplare sono i Consorzi dei Servizi Sociali: quello del Verbano ha quasi 70 dipendenti, interloquisce con 25 Comuni, gestisce servizi strategici e fondamentali (minori, handicap, assistenza sociale, domiciliare ed economica, anziani non autosufficienti..). La legge dispone per l’assessore ai Servizi Sociali di Verbania un compenso annuo di 19.000 € e per il presidente del Consorzio Servizi Sociali (25 Comuni serviti, tra cui Verbania) un compenso annuo di 0 €: qui qualcosa non quadra. E la stessa regola vale per gli altri due Consorzi Sociali, quello del Cusio e quello dell’Ossola.

Profondamente squilibrata e assai poco comprensibile, ma per ragioni del tutto opposte, la situazione delle due Società del ciclo idrico: Acqua Novara Vco Spa e Acque Nord Srl. Appare evidente l’anomalia: il presidente delle due società è la stessa persona. Eppure la prima società è a tutti gli effetti la controllante della seconda, perché è Acque Novara Vco che affida direttamente ad Acque Nord la gestione del ciclo idrico nel Verbano e in parte dell’Ossola, dopo averlo a sua volta ottenuto dall’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Novara-Vco. Il presidente della società affidante è anche presidente della società affidataria: caso classico di controllore-controllato. En passant: lo stesso doppio presidente è anche capogruppo in Consiglio Provinciale e assessore in un Comune: caso classico di quadruplo incarico. Compenso congruo? Cliccate il link, calcolate la somma e………fatevi la vostra idea.

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