LA CITTA’ VA A ROTOLI, MA TUTTI ASPETTANO IL 31 MARZO

La città vive una situazione di gravità eccezionale e a Palazzo di Città si perde tempo per stabilire se in Giunta è meglio avere quattro, sei o dieci assessori. Nel “tutti contro tutti” di questi mesi si legge la cifra autentica di questa incommentabile stagione politica e amministrativa.

La lettura delle cronache cittadine degli ultimi giorni rivela una profonda dissociazione tra il modesto “teatrino” della politica locale e l’oggettiva gravità dei problemi amministrativi che si vanno accumulando senza trovare anche solo un abbozzo di soluzione.

Dopo la débacle elettorale, in casa leghista volano gli stracci. Con involontaria comicità, l’ex senatore Montani (quello che cumulava la carica di parlamentare a quella di assessore) spara a palle incatenate contro il compagno di partito Roberto Cota, ineffabile presidente della Regione, perchè intende mantenere seggio alla Camera e poltrona a palazzo Lascaris. “Non possiamo prestare il fianco a critiche e attacchi inutili“, afferma baldanzoso il Montani, riferendosi al “doppio incarico” di Cota; e fa un certo effetto sentirlo dalla bocca di uno che il “doppio incarico” se l’è tenuto ben stretto finché ha potuto, per un anno in perfetta simbiosi politica con l’altro “doppio incarichista” contro legge, il sindaco-deputato. Divorato dal demone moralizzatore del doppio incarico, Montani non le ha mandate a dire neppure al segretario provinciale della Lega Nord, Campanini, accusato di occupare in simultanea (peraltro, ormai da anni) la poltrona di presidente di ConSer Vco e quella di segretario politico del Carroccio.

Il vitalismo leghista non si ferma però qui. Siccome da settimane è in corso a Verbania uno sterile e divertente psicodramma sullo sfoltimento della Giunta PdL-FdI-Lega, i nervosissimi padani di città hanno perso la pazienza, prendendo pubblicamente a schiaffoni Zacchera: “a un anno dalle elezioni, facciamo fatica a capire questa voglia di Zacchera di fare ‘il grillino’ ……  il sindaco ha detto di voler superare le logiche di partito e delle relative segreterie; di conseguenza si assuma la responsabilità di questa scelta che ha voluto fare, senza confrontarsi prima con i partiti!“. Punto esclamativo compreso.

Ma sul fronte “rimpasto/sfoltimento” della Giunta in queste ore si legge di tutto: un ipercinetico Manzini, approdato un mesetto fa in “Fratelli dItalia”, dopo il non brillante esito elettorale tenta, con elegante giro di valzer, di rientrare nel PdL (ah, cosa non si fa per rinforzare la poltroncina….); Cattaneo vuole le primarie della Destra per scegliere il candidato sindaco del 2014 e Zanetta dice no; Cattaneo vuole ridurre il numero degli assessori nella Giunta provinciale di Nobili come inevitabile giusta ritorsione per il “dimagrimento” imposto alla Giunta verbanese, ma Zanetta fa orecchie da mercante e invita Zacchera “a parlare di numeri e rimpasti, ma senza un fervore punitivo“.  Poi ci sono i siparietti gustosi, come quello tra il sindaco e il PID, che pure è in Maggioranza ma non è stato invitato all’ultima riunione. Dice il segretario provinciale Aldo Rosa: “Zacchera mi ha telefonato per dirmi che si era dimenticato di invitarci [così, testuale!], e sinceramente non mi stupisce; non ci hanno voluto in Giunta all’inizio e non credo che lo faranno adesso“. In questo quadro, incurante del ridicolo pericolosamente in agguato, cadono le parole definitive di Zacchera: “Avevo detto che avrei presentato la giunta il 31 marzo, ora siamo solo al 19, c’è tempo”.

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Fin qui, le insulsaggini che ci propina questa incommentabile fase della vita politica (?) cittadina. Poi ci sono i problemi, quelli veri. Che si chiamano agonia della frazione di Pallanza, denunciata da commercianti e residenti; degrado e disinteresse della Giunta per la frazione di Trobaso, denunciata con il gesto clamoroso dell’autosospensione del Consiglio di Quartiere; inquinamento delle falde acquifere della frazione di Sant’Anna, dovuto a cause ancora sconosciute ; crisi industriale e finanziaria di ConSer Vco, la più grande azienda di servizi pubblici locali, di cui il Comune di Verbania è il maggior socio; bilancio di previsione 2013, del quale ancora non si sa nulla, pur essendo ormai a ridosso del mese di aprile; contenzioso tra progettisti sul Centro Eventi, rimesso alla valutazione di uno studio professionale esterno al Comune senza che Giunta e assessori ne fossero informati. Se vi interessa qualche ulteriore ragguaglio su tutto ciò, cliccate qui.

Voi pensate che qualcuno a Palazzo di Città si stia occupando di questi problemi? Tranquilli, tutto fermo, tutto sotto controllo: mica siamo ancora arrivati al 31 marzo!

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