Abbonamenti dei bus cresciuti del 50% rispetto al 2011. Aumento? No, adesso si chiama “diminuzione dello sconto”. Far pagare i cittadini e pigliarli per………
Lo so. Intimamente ne soffriamo, ma dobbiamo riconoscerlo: Zacchera è un genio. Preso in castagna da VB70, che ha rivelato l’aumento – scattato il 1 luglio e tenuto ben nascosto dalla Giunta – dell’abbonamento urbano per gli autobus (+50% rispetto al 2011, leggi qui), ha rimuginato e masticato amaro per una decina di giorni. Poi l’illuminazione, la folgorazione, la rivelazione: non è vero che è aumentato l’abbonamento, è soltanto diminuito lo sconto!
Non ci credete? Ecco il virgolettato della dichiarazione rilasciata a Vco Azzurra Tv: “ Più che un aumento, è un minore sconto….Verbania è forse l’unico Comune in Italia che applica uno sconto del 50% sugli abbonamenti dei bus”. Già s’annunciano processioni di pensionati lieti e festanti ad affollare edicole e rivendite. Par di sentirli: “fino a dicembre pagavamo 10 € di abbonamento e ora ne paghiamo 15; no… aumento? ma che dici…non è un aumento...mannò, è una di-mi-nu-zio-ne dello sconto, l’ha detto il sindaco! Che bello, che fortuna!”
E che dire della boutade su Verbania, unico Comune che applica lo “sconto” sugli abbonamenti? Davvero sul mercato dei metalli la tolla e il bronzo raggiungeranno quotazioni da record! Verbania è stata l’unica città che ha introdotto l’abbonamento di municipalità con la sperimentazione di LiberoBus, chiedendo ai residenti lo 0,15% di addizionale Irpef (in media, 30 € all’anno per contribuente) e dando in cambio l’utilizzo gratuito per tutti degli autobus urbani. Governava una Giunta di Centrosinistra. Poi sono arrivati la Lega Nord e il Pdl: noi tutti continuiamo a pagare lo 0,15% di addizionale Irpef, ma di gratuito non c’è più nulla.
E, anno dopo anno, Zacchera ci fa pagare sempre di più: nel 2010 tornano gli abbonamenti, nel 2011 ci tocca il costo intero dei biglietti, nel 2012 aumenti del 50% degli abbonamenti. Che lui però chiama diminuzione di sconto.